Siamo un gruppo di insegnanti che si è riunito come risposta critica all'appello lanciato dall'ex ministro Carrozza per una Costituente della scuola.
Come Costituente di Filosofia siamo partiti anche noi dall'esigenza di un percorso di ripensamento della scuola che parta non dall'alto e da urgenze puramente contabili ma, democraticamente, dall'incontro e dal reciproco
ascolto dei soggetti che animano la vita stessa della scuola di oggi.
Avevamo molte aspettative sul discorso programmatico di un Presidente del Consiglio che vuole mettere la scuola al centro, ma è stato piuttosto deludente sentir parlare di investimenti di risorse per ora solo sull'edilizia scolastica e non su quelle risorse umane che dovrebbero fare di un edificio una scuola.
Allora cominciamo con il dire che la centralità della scuola nei fatti per noi inizia con:
- il blocco dei tagli a tutti i livelli, per una scuola che non ce la fa più a sentirsi deprivata delle risorse più importanti
- la stabilizzazione dei docenti, per la tanto auspicata continuità didattica: l'unica strada è quella di piani efficaci di assorbimento del precariato
- un chiaro No alla "chiamata diretta" dei dirigenti scolastici che non farebbe che generale un nuovo sistema discrezionale volto a tutt'altro fuorché alla valutazione del merito
- un chiaro No alle nuove illusioni generate da percorsi di reclutamento schizofrenici che cambiano al cambiare dei governi (sappiamo oggi quanto frequente), stratificando tutta una serie di posizioni tra di loro
conflittuali - un perentorio No alla sperimentazione in corso che prevede un liceo di 4 anni, un'impostazione inevitabilmente nozionistica e un ridimensionamento dei saperi critici
- un chiaro No alla prevedibile riduzione generalizzata delle ore di filosofia, già tagliate nei nuovi licei dalla riforma Gemini, e alla compressione dei programmi in due soli anni
- un chiaro No ad ogni ipotesi di riforma che, con il misero obiettivo di fare cassa, parta dal taglio di anni di studio, di discipline e di cattedre invece di impegnarsi in una seria analisi dei bisogni reali della scuola e delle risorse necessarie al suo miglioramento
Chiediamoci insieme cosa è alla base del nostro patrimonio culturale, cosa dobbiamo insegnare ai nostri studenti.
Possibile che così facilmente siamo disposti a liberarci del modello culturale che il resto del mondo ci dovrebbe invidiare per rispondere a mondane logiche puramente utilitaristiche?
Nel suo specifico la Costituente di Filosofia è così intenzionata a promuovere:
- un'adeguata valorizzazione dei saperi umanistici ed in particolare della filosofia in una scuola che metta al centro lo sviluppo di un pensiero autonomo e critico
- iniziative che valutino la possibilità di insegnare filosofia fin dal primo anno di liceo e, partendo dalle esperienze pedagogiche consolidatesi negli ultimi anni, anche negli altri cicli del percorso scolastico, nonché negli istituti professionali
Pubblicato su Orizzonte Scuola del 16 marzo 2014