domenica 28 settembre 2014

PROSSIMA ASSEMBLEA DELLA COSTITUENTE DI FILOSOFIA


La prossima Assemblea della Costituente di Filosofia
 
si terrà a Roma
 
Domenica 12 ottobre
 
alle ore 14.00
 
presso
 
la sede dell'Associazione Esquilino domani
 
 in via Galilei, 53
 
a due passi dalla fermata Manzoni della metro A e vicino alla stazione Termini (1,5 km).



mercoledì 24 settembre 2014

Giannini: La sperimentazione va avanti nonostante il TAR!


Il Ministro porterà avanti la sperimentazione del liceo quadriennale a tutti i costi.

La Costituente di Filosofia continua la sua battaglia contro questa assurdità.

Il Fatto Quotidiano - articolo

lunedì 22 settembre 2014

Licei quadriennali, Tar li annulla: sperimentazione illegittima

Grande assente delle linee guida per la riforma, la sperimentazione per il taglio di un anno delle superiori viene annullata dal tribunale.
La sentenza è giunta il 16 settembre 2014, annullando i Decreti Ministeriali n. 902 e n. 904 con i quali il Ministero autorizzava la sperimentazione.
L'annullamento è avvenuto perché manca il parere del CNPI, e perché i Decreti erano stati assunti, leggiamo nel comunicato della FLCGIL (autrice del ricorso) "senza motivazione in esecuzione di un atto di indirizzo relativo all'adeguamento agli standard europei non in grado di coniugare l'autonomia delle istituzioni scolastiche e la loro modifica ordinamentale con i bisogni del territorio".
Inoltre, il TAR ha evidenziato una disparità di trattamento tra gli studenti che seguivano i corsi sperimentali di 4 anni e coloro che seguono i corsi quinquennali.


Pubblicato su Orizzonte Scuola del 17 settembre 2014

venerdì 12 settembre 2014

Convocazione Assemblea nazionale docenti Filosofia

Ciao a tutte/i,
nella riunione del 10 settembre del Gruppo di lavoro per gli "Stati generali di filosofia" abbiamo elaborato questa proposta:

Il progetto di Riform...a della Scuola che si sta delineando in questi mesi assume sempre più un carattere aziendalistico e privatistico del tutto volto alla costruzione di competenze spendibili professionalmente e, di conseguenza, alla marginalizzazione crescente dei saperi che eccedono questo semplice scopo.
La vittima sacrificale di questa tendenza rischia di essere l'insegnamento della Filosofia che, già ridotto dalla precedente "riforma", potrebbe essere visto ora come inutile o superfluo.
La Costituente di Filosofia si è battuta finora per la sua difesa individuando nella riflessione filosofica la capacità di costruire un pensiero critico e una cittadinanza consapevole sfuggendo a un'applicazione strettamente pratica del sapere.
Il Ministero dell'Istruzione ha però avanzato anche l'intenzione di avviare una serie di incontri col mondo della scuola fra il 15/09 e il 15/11 prossimi. Senza lasciarsi ingannare da un'apertura che lascerà ben poco spazio al dibattito reale ci sembra però utile, in questa fase del movimento della scuola e come passo ulteriore della Costituente, prendere parte a tali incontri e per questo proponiamo di lanciare una

Assemblea nazionale dei docenti di Filosofia

da tenersi a Roma domenica 5 o domenica 12 ottobre per elaborare le posizioni da esprimere nell'incontro col Miur su:
- il futuro dell'insegnamento della Filosofia (A036 e A037)
- la restituzione delle ore che gli sono state tolte dalla "riforma Gelmini" come è avvenuto per Arte e Musica
- l'estensione di Filosofia a tutti e 5 gli anni del Liceo come sperimentato dalla riforma Berlinguer
- l'introduzione dello studio della filosofia anche negli istituti tecnici e professionali

Nell'incontro col Miur verranno consegnate le firme raccolte con la nostra petizione (http://www.change.org/p/stefania-giannini-appello-in-difesa-della-filosofia-nei-licei) che speriamo per allora abbiano raggiunto una buona quota.
Infine, l'Assemblea nazionale si vuole proporre come l'incontro inaugurale degli "Stati Generali di Filosofia" che abbiamo pensato sin dall'assemblea pubblica del 2 marzo scorso, come una serie di conferenze, dibattiti e laboratori sul rapporto fra filosofia, società, scuola e pensiero critico che dobbiamo chiaramente elaborare insieme.

Cerchiamo allora di decidere a stretto giro per poterci organizzare: la data migliore per l'assemblea è domenica 5 o domenica 12 ottobre?

per partecipare scrivete a : costituente.filosofia@gmail.com

lunedì 14 luglio 2014

Risposta della Costituente di Filosofia alle proposte del Miur di luglio


In questi giorni si stanno moltiplicando in tutta Italia le riunioni fra varie organizzazioni di insegnanti per opporsi al progetto di "riforma della scuola" che il governo Renzi presenterà il 15 luglio, progetto che, dietro la facciata della "centralità della formazione" ha svelato nient'altro che una serie di tagli all'istruzione pubblica perfettamente in linea con i precedenti governi. Il movimento della scuola ha deciso di rispondere immediatamente con una mobilitazione che, attraverso vari appuntamenti intermedi, arriverà a un presidio davanti al Parlamento il 15 luglio stesso dalle ore 9:00.
I punti su cui si costruisce la mobilitazione sono:
- no all'aumento dell'orario
- no ai tagli
- no a un'istruzione nozionistica
- sì all'apertura pomeridiana delle scuole
- sì all'assunzione dei precari per coprire tale apertura
- sì alla restituzione del tempo-scuola sottratto dalla Gelmini (ad Arte, Filosofia, Musica, etc..)
Scriviamo dunque queste pagine per partecipare al dibattito aperto da questi giorni di mobilitazione. I docenti e le docenti riuniti nella Costituente di Filosofia (nata per la difesa dell’insegnamento della filosofia nella scuola secondaria che in questi mesi ha proposto di ripristinare le ore di insegnamento di filosofia soppresse dalla “riforma” Gelmini, nonché la sua estensione a tutti e 5 gli anni del Liceo) aderiscono alla mobilitazione.
Da alcuni anni negli ambienti ministeriali si succedono voci contrastanti in merito al riassetto complessivo della professione docente, da cui discende il progetto del governo. Siamo ormai abituati a una schizofrenia di sistema, che sta raggiungendo limiti insostenibili e intrinsecamente orientati a colpire con nuovi tagli il comparto dell’istruzione pubblica. Al di là dell’insegnamento filosofico, che ci sta a cuore per ovvie ragioni, e che ha già subito tagli e marginalizzazioni e ne rischia di nuovi, siamo sospinti in questa fase a esporre la nostra contrarietà su questioni di natura più generale, che rischiano di mettere a repentaglio la valenza civile stessa dell’istruzione.
Siamo contrari a ogni ipotesi di cancellazione dell’ultimo anno della scuola secondaria di II grado.
Naturalmente non siamo così ingenui da affidarci a superstiziosi tabù, ma nemmeno da subire passivamente la falsa argomentazione della presunta equiparazione tra la durata degli studi secondari italiani ed europei, i quali si concludono in media attorno ai 19 anni (qualcuno addirittura propone di allungarli). Non è ovviamente da escludere in sé un’anticipazione, ma è del tutto evidente che in assenza di una riforma complessiva dei cicli su basi pedagogiche, di un'estensione del tempo-scuola e soprattutto di una rivisitazione complessiva dei programmi disciplinari, la riduzione di un anno del percorso secondario è semplicemente e banalmente un taglio lineare, senza criterio e senza prospettiva.
Si parla di “sperimentazione” del liceo quadriennale: tuttavia il metodo sperimentale è molto più serio di quanto si voglia propagandare. Che tipo di esperimento è? Quale l’ipotesi? Quali gli strumenti di verifica? Ci rifiutiamo di accettare questa logica della riduzione progressiva delle attività formative. Questo nell’interesse degli studenti, dei docenti e dell'intera società.
Siamo contrari all’estensione del carico didattico dei docenti di ruolo “fino” a 24 o 36 ore. In termini generali, può andar bene l’idea di incrementare nel contratto l’orario a scuola dei docenti riconoscendovi però le ore di studio, di preparazione e gli impegni collegiali, ma non relativamente alla didattica frontale. Un docente universitario tiene al massimo 6 ore settimanali di lezione perché gli si richiede anche l ’attività di ricerca. Bene, si deve sottolineare come anche i docenti delle scuole abbiano necessità di studio e approfondimento. L'orario degli insegnanti italiani è in linea con la media europea e non va assolutamente aumentato! È del tutto ipocrita chiedere competenze sempre nuove agli insegnanti, e poi sottrarre loro mezzi finanziari e temporali per conseguirle. Riteniamo altresì che le scuole debbano dotarsi di spazi di lavoro affinché gli insegnanti possano svolgere in sede tutte le attività correlate all’insegnamento, che superano di gran lunga le 6 ore settimanali, e che sono ordinariamente svolte a casa. In questo senso non solo occorre provvedere a un incremento stipendiale, ma anche disporre di
mense, biblioteche e di un proprio ufficio attrezzato. Non siamo degli schiavi, siamo dei lavoratori intellettuali, che com’è noto necessitano di tempi per la ricerca, la preparazione dei materiali, lo studio continuo e la progettazione.
Il reddito va aumentato. Punto e basta. Non ci sono percentuali proporzionali all’orario che possano alterare i termini della discussione poiché lo stipendio di un docente italiano è di gran lunga inferiore alla media europea a parità di ore. Inoltre un educatore ha un carico di responsabilità paragonabile a quello di un medico. Chi lo nega è in malafede. Allora ben venga un sistema di valutazione, ma non affidato ai Dirigenti Scolastici, né a test standardizzati come l'Invalsi. Si introduca un sistema di valorizzazione del merito articolato e capace di includere variabili relative al contesto sociale in cui si opera, alle condizioni di lavoro e ai titoli professionali.
Un insegnante eccessivamente oberato di carico didattico rende poco e male nella relazione educativa. Per questo siamo contrari all’idea di sopperire alle assenze temporanee dei docenti assegnando ore aggiuntive ai docenti di ruolo. I supplenti sono docenti cui lo Stato ha chiesto in questi anni notevoli sacrifici e costi sostenuti nelle varie SSIS, TFA, PAS, Concorsi, e che dunque hanno diritto di esercitare la professione per cui sono
abilitati, inoltre le supplenze brevi sono sempre state un importante percorso pratico-formativo per i futuri insegnanti, che occorre tutelare.
Anche gli studenti, dal canto loro, hanno diritto all'accesso a una cultura critica, e non nozionistica e dai ritmi esasperati e iper-selettivi, con docenti motivati, e non forzati a estendere il carico didattico oltre il loro impegno nelle classi assegnate, per coprire l’assenza dei colleghi. Non servono tappabuchi, servono docenti di ruolo, anche perché il problema reale sono le decine di migliaia di “cattedre vacanti” che rappresentano un caso davvero unico nella UE.
Ci piace l’idea delle scuole aperte di pomeriggio e per tutto l'anno, ma con fondi certi e non derivati da tagli all’istruzione né affidate completamente ai privati. Si scelga, senza ipocrisie, se si vuole investire sulla scuola, o reimmettere nel sistema educativo solo una parte di quanto viene tagliato, dando l’illusione di una centralità dell’educazione. Tenere aperte le scuole di pomeriggio e d'estate anche per un discorso di formazione continua è certamente una proposta che può essere ben accolta, ma questo deve avvenire innanzitutto assumendo i precari in ruolo per realizzare attività formative e di aggiornamento, o aprendo le scuole alle associazioni e al volontariato, dotandole di sale lettura, mediateche, teatri e palestre di quartiere, trasformandole così, soprattutto nelle realtà più disagiate, in punti di riferimento culturali. L'apertura pomeridiana non può avvenire invece attraverso l'allungamento dell'orario di chi già lavora o con solo “attività ricreative e sportive” a pagamento e gestite dai privati per fare cassa, come annunciato da Reggi.
Ci pare, onestamente, che il presidente del Consiglio Renzi e il ministro Giannini in questa delicata fase, si accingano a fare l'ennesima “riforma” al risparmio, fatta solo di tagli per esigenze di bilancio, senza alcuna
considerazione pedagogica e coi soliti mezzi politici sbrigativi del decreto legge: una prassi ben consolidata in viale Trastevere ma che si tratta ora di arrestare.
A partire dal sit in a Montecitorio per il giorno 15 luglio dalle ore 9.00

giovedì 8 maggio 2014

In risposta al Ministro


In risposta all'intervista rilasciata dal Ministro Giannini al quotidiano "Il Mattino Tv":


"I docenti di filosofia apprezzano le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Giannini, promotrici di una visione non tecnicistica del sapere, ma capaci di attribuire il giusto valore al pensiero filosofico.
Invitano dunque il Ministro a dare seguito alle sue esternazioni, fermando le sperimentazioni in corso dei licei quadriennali e ripristinando le tre ore di filosofia settimanali in tutti gli indirizzi liceali.
Inoltre, avendo il Ministro generosamente riconosciuto a Platone il ruolo che gli spetta nella formazione di una capacità di lettura della realtà, sollecitano l'estensione di questo diritto anche agli studenti degli istituti tecnici e professionali.
Oppure il Ministro insinua che gli aspiranti chef non possano ambire anch'essi a una visione del mondo?"

Costituente di Filosofia

martedì 15 aprile 2014

PETIZIONE ON-LINE

Abbiamo attivato una petizione online in difesa della filosofia nei licei.
Vi invitiamo a firmarla e a farla circolare il più possibile nelle vostre scuole e attraverso l'email o facebook. Le firme verranno in seguito consegnate al Miur per sostenere le nostre richieste esposte nell'appello.
firma la petizione
https://www.change.org/it/petizioni/ministero-dell-istruzione-miur-appello-in-difesa-della-filosofia-nei-licei

Appello in difesa della Filosofia nei Licei e del pensiero critico.
Contro i tagli, per l’estensione dell’insegnamento della Filosofia


Il Ministero dell'istruzione ha avviato la sperimentazione di un liceo di 4 anni che minaccia di portare nuovi tagli di mld di euro alle risorse per l’istruzione pubblica e di migliaia di cattedre. Difatti questa sperimentazione si inserisce ancora una volta nella logica di “razionalizzazione” economica che da 20 anni individua nell’istruzione non una risorsa, ma una spesa.
Il liceo breve avrebbe un'impostazione ancora più nozionistica e aziendalistica, in linea con le precedenti "riforme". Nozionismo e aziendalizzazione che trovano la loro realizzazione nell'estensione del sistema valutativo Invalsi che il ministero sta attuando.
A pagare le conseguenze di questa visione utilitaristica rischia questa volta di essere innanzitutto Filosofia. La disciplina, già ridotta dalla "riforma" Gelmini, rischia ora con la sperimentazione di diventare l'unica materia insegnata in soli 2 anni sui 4 complessivi! Il danno didattico e la svalutazione dei saperi critici sono evidenti. La Costituente di Filosofia nata per opporsi a tale "riforma", sostiene che la sperimentazione va dunque rigettata.   Formata prevalentemente da insegnanti di filosofia preoccupati da questa situazione, la Costituente ha avviato una riflessione sugli spazi del pensiero critico nella società italiana e uno studio sulle sperimentazioni effettuate in passato sull'insegnamento della filosofia nelle scuole, incontrando così un'esigenza analoga sollevatasi nel frattempo anche dall'Università.
Ne è emersa una forte esigenza pedagogica e sociale proveniente da varie esperienze didattiche e da quello che potremmo chiamare un vero e proprio "bisogno di filosofia" nella scuola e nella società, che non si può ignorare. Tale bisogno è motivato da un lato dalla capacità della disciplina di costruire quelle competenze trasversali fra le scienze naturali e le scienze sociali e quell'interculturalità che oggi la scuola prevalentemente ricerca. Dall'altro dalla capacità della riflessione filosofica di eccedere ogni applicazione strettamente pratica aprendo così la possibilità stessa di un pensiero critico, fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli.
Fra queste esperienze didattiche citiamo: la sperimentazione nel '96-'97 dell'insegnamento della filosofia sin dal I anno del liceo, la sperimentazione di percorsi filosofici negli istituti tecnici (Brocca), la forte richiesta odierna di progetti di filosofia coi bambini nella scuola primaria.

È in risposta a tale esigenza di saperi critici e alla volontà di cambiare la Scuola attraverso la partecipazione e la condivisione, che la Costituente di filosofia riunitasi a Roma il 2 marzo scorso, avvia una raccolta di firme per il rifiuto dei tagli e del nozionismo, per la restituzione delle ore tolte all'insegnamento di Filosofia dalla "riforma Gelmini", per l' estensione dell'insegnamento di Filosofia a partire dal I anno dei Licei, per il riconoscimento dei progetti di filosofia con i bambini nella scuola primaria, per l'introduzione di percorsi filosofici anche negli istituti tecnici e professionali.
Invitiamo a firmare e a diffondere questa petizione.

Per adesioni: costituente.filosofia@gmail.com

domenica 16 marzo 2014

Contributo alla consultazione del PD

Costituente Filosofia - Contributo alla consultazione del PD sulla scuola presentato durante La Giornata di Ascolto del Mondo della Scuola tenuta il 10 marzo a Roma.

Siamo un gruppo di insegnanti che si è riunito come risposta critica all'appello lanciato dall'ex ministro Carrozza per una Costituente della scuola.
Come Costituente di Filosofia siamo partiti anche noi dall'esigenza di un percorso di ripensamento della scuola che parta non dall'alto e da urgenze puramente contabili ma, democraticamente, dall'incontro e dal reciproco
ascolto dei soggetti che animano la vita stessa della scuola di oggi.
Avevamo molte aspettative sul discorso programmatico di un Presidente del Consiglio che vuole mettere la scuola al centro, ma è stato piuttosto deludente sentir parlare di investimenti di risorse per ora solo sull'edilizia scolastica e non su quelle risorse umane che dovrebbero fare di un edificio una scuola.
Allora cominciamo con il dire che la centralità della scuola nei fatti per noi inizia con:
  • il blocco dei tagli a tutti i livelli, per una scuola che non ce la fa più a sentirsi deprivata delle risorse più importanti
  • la stabilizzazione dei docenti, per la tanto auspicata continuità didattica: l'unica strada è quella di piani efficaci di assorbimento del precariato
  • un chiaro No alla "chiamata diretta" dei dirigenti scolastici che non farebbe che generale un nuovo sistema discrezionale volto a tutt'altro fuorché alla valutazione del merito
  • un chiaro No alle nuove illusioni generate da percorsi di reclutamento schizofrenici che cambiano al cambiare dei governi (sappiamo oggi quanto frequente), stratificando tutta una serie di posizioni tra di loro
    conflittuali
  • un perentorio No alla sperimentazione in corso che prevede un liceo di 4 anni, un'impostazione inevitabilmente nozionistica e un ridimensionamento dei saperi critici
  • un chiaro No alla prevedibile riduzione generalizzata delle ore di filosofia, già tagliate nei nuovi licei dalla riforma Gemini, e alla compressione dei programmi in due soli anni
  • un chiaro No ad ogni ipotesi di riforma che, con il misero obiettivo di fare cassa, parta dal taglio di anni di studio, di discipline e di cattedre invece di impegnarsi in una seria analisi dei bisogni reali della scuola e delle risorse necessarie al suo miglioramento
È proprio da una seria analisi dei bisogni che occorre ripartire.
Chiediamoci insieme cosa è alla base del nostro patrimonio culturale, cosa dobbiamo insegnare ai nostri studenti.
Possibile che così facilmente siamo disposti a liberarci del modello culturale che il resto del mondo ci dovrebbe invidiare per rispondere a mondane logiche puramente utilitaristiche?
Nel suo specifico la Costituente di Filosofia è così intenzionata a promuovere:
  • un'adeguata valorizzazione dei saperi umanistici ed in particolare della filosofia in una scuola che metta al centro lo sviluppo di un pensiero autonomo e critico
  • iniziative che valutino la possibilità di insegnare filosofia fin dal primo anno di liceo e, partendo dalle esperienze pedagogiche consolidatesi negli ultimi anni, anche negli altri cicli del percorso scolastico, nonché negli istituti professionali
Vogliamo contrapporci ad una visione della formazione concepita in un'ottica aziendalistica, convinti che al centro deve tornare ad esserci la formazione della persona e del cittadino.

Pubblicato su Orizzonte Scuola del 16 marzo 2014




mercoledì 12 marzo 2014

Giornata di ascolto del mondo della scuola

Lunedì 10 marzo una nostra rappresentanza ha partecipato alla Giornata di ascolto del mondo della scuola organizzata dal PD a Roma, via del Pozzetto.
Segnaliamo con preoccupazione come molti degli interventi abbiano manifestato favore rispetto alla possibilità della riduzione del ciclo della scuola media superiore da 5 a 4 anni, anche ricorrendo ad argomentazioni false come il sostenere che l'Italia sarebbe ...l'unico paese della UE dove il percorso di studi si conclude a 18 anni (vd. al riguardo l'articolo infra). Analoga preoccupazione hanno suscitato l'auspicio di superare, nel senso di non considerare, al fine del reclutamento, le Graduatorie permanenti (Fondazione Agnelli) o gli appelli a sostegno di maggiori finanziamenti a favore delle scuole paritarie.

Siamo intervenuti nei limiti consentiti dalle modalità organizzative (5 minuti di tempo), facendoci portavoce delle istanze per le quali è nata la Costituente di filosofia.

 
 

martedì 4 marzo 2014

RIEPILOGO DELL'ASSEMBLEA DEL 2 MARZO 2014

La prima assemblea della Costituente di Filosofia che si è tenuta a Roma il 2 marzo. Le posizioni espresse dai partecipanti sono state di varia natura e di seguito ne riportiamo un riassunto (è disponibile un report più dettagliato dell'incontro per chi ne faccia richiesta qui o alla mailing-list).
Si è trovata comunque una sostanziale convergenza rispetto ai punti qualificanti della protesta che ...sono: 1) il rifiuto netto del taglio dell'ultimo anno e di ogni ipotesi di riforma concepita in termini di risparmio sulla pelle di docenti e studenti, 2) il riconoscimento del valore sociale e pedagogico dell'insegnamento della filosofia di cui proponiamo l'estensione a diversi ordini e gradi di istruzione.
 

 Ha ribadito la necessità di approfondire la specificità della nostra protesta come insegnanti di Filosofia e, al contempo, di trovare connessioni con altre realtà del mondo della scuola e dell'università (compresi gli studenti) che condividono un'analoga opposizione ai progetti ministeriali. L'assemblea si è conclusa organizzando tre gruppi di lavoro separati che potranno coordinarsi per 1) l'elaborazione di documenti condivisi (appello, petizione, manifesto, lettera aperta), 2) l'organizzazione degli Stati Generali della Filosofia, 3) rapporti con i media e con altri gruppi/movimenti (come gli insegnanti di storia dell'arte).
E' notizia recente un incontro di Renzi con il mondo della scuola per il 10 marzo e si potrebbe pensare a una nostra delegazione che presenzi all'evento. Un obiettivo a media scadenza potrebbe essere invece un convegno (Stati Generali della Filosofia) organizzato dalla Costituente verso maggio. E' prevedibile tra un mese circa un prossimo incontro organizzativo.
 

 

martedì 18 febbraio 2014

ASSEMBLEA DELLA COSTITUENTE DI FILOSOFIA A ROMA


La prima Assemblea della Costituente di Filosofia
 
si terrà a Roma
 
Domenica 2 marzo
 
alle ore 15.00
 
presso
 
Nuovo Cinema Palazzo Piazza dei Sanniti 9/A
00185 – Roma (san Lorenzo)
 
 


Vi chiediamo gentilmente di confermare la vostra presenza effettiva alla riunione contattandoci via email all'indirizzo: costituente.filosofia@gmail.com.
A questa email potrete inoltre richiedere l'ordine del giorno per questa occasione. 

lunedì 10 febbraio 2014

La Costituente di Filosofia

La Costituente di Filosofia è un gruppo di insegnanti che intende contrastare l'ennesimo piano di riforma a costo zero del Miur e rilanciare il ruolo della filosofia in una scuola che intenda educare cittadini responsabili e consapevoli.

Siamo contrari:
- alla sperimentazione in corso che prevede un liceo di 4 anni, un'impostazione inevitabilmente nozionistica e un ridimensionamento dei saperi critici
- alla prevedibile riduzione generalizzata delle ore di filosofia, già tagliate nei nuovi licei dalla riforma Gelmini, e alla compressione dei programmi in due soli anni.
- a farci guidare da slogan falsi e fuorvianti come "far entrare i ragazzi un anno prima nel mercato del lavoro" oppure "dobbiamo adeguarci agli standard europei".
- ad ogni ipotesi di "riforma" che, con il misero obiettivo di fare cassa, parta dal taglio di anni di studio, di discipline e di cattedre invece di impegnarsi in una seria analisi dei bisogni reali della scuola e delle risorse necessarie al suo miglioramento
- alla "Costituente della scuola" lanciata dal Ministero come strumento di riforma laddove essa sia, come appare fin d'ora, solo uno slogan che nasconde decisioni già prese piuttosto che un luogo reale e democratico di confronto con docenti, studenti e personale ATA.


Siamo favorevoli invece:

- ad un'adeguata valorizzazione dei saperi umanistici e in particolare della filosofia in una scuola che metta al centro l'esigenza di sviluppo di un pensiero autonomo e critico.
- alla possibilità di insegnare filosofia fin dal I anno e, partendo dalle esperienze pedagogiche consolidatesi negli ultimi anni, anche negli altri cicli del percorso scolastico nonché negli istituti professionali
- ad avviare un percorso di ripensamento della scuola che parta non dall'alto e da esigenze puramente contabili ma, democraticamente, dall'incontro e dal reciproco ascolto dei soggetti che animano la vita stessa della scuola oggi

Se vuoi aderire contattaci a: costituente.filosofia@gmail.com

martedì 4 febbraio 2014

Cari colleghe e cari colleghi,
la nostra proposta in difesa della filosofia e del saper e critico sta raccogliendo in pochi giorni centinaia di adesioni.
Ringraziamo tutti coloro che hanno compreso l'importanza del momento e delle questioni che vogliamo sollevare, proprio mentre il governo sembra intenzionato a tagliare di un anno l'insegnamento superiore per fare ancora una volta cassa sulla scuola!

Abbiamo aperto una mailing list (a cui potete partecipare mandando scrivendo a costituente.filosofia@gmail.com) con lo scopo di iniziare a discutere per capire come il Miur sta sperimentando il famigerato liceo di 4 anni, quali tagli ci colpiscono direttamente, le conseguenze sulla didattica, e le nostre contro-proposte che vanno in direzione opposta, come l'insegnamento di filosofia sin dal I anno nei licei, gli studi pedagogici e il valore sociale che lo sostengono, il rifiuto dei tagli.
Abbiamo già attivato questo blog e una pagina facebook (https://www.facebook.com/pages/Costituente-di-Filosofia/577350249016510) su cui pubblicare documenti, materiali e le date della mobilitazione.
Avevamo poi in mente le seguenti proposte da cui partire:
- Organizzare nel più breve tempo possibile degli incontri su base locale e nazionale per fare il punto della situazione e scrivere un vero e proprio Manifesto.
- Chiedere l'adesione e il contributo anche a docenti universitari e intellettuali in difesa del pensiero critico
- Organizzare su questi temi un Convegno a cui invitare docenti, esperti e studiosi
- Far circolare una petizione online
- Contattare la stampa per dare rilevanza al problema della svalutazione della filosofia
- Ottenere una delegazione che porti le nostre proposte nella Costituente della scuola che il ministro vuole convocare a breve

Che ne pensate?
Intanto grazie dei bei messaggi di solidarietà che ci avete scritto, e a presto.

Se potete aiutateci a far circolare questo appello.
Ciao
Danilo, Gabriella, Alessandro, Diego, Sara, Ermanno, Marco, Luca, Layla, Marco, Arianna..
insegnanti di filosofia di Roma

giovedì 30 gennaio 2014

Benvenuti


Ciao a tutti/e,
come forse sapete il Miur sta sperimentando il liceo di 4 anni che avrà un taglio ancora più nozionistico e sarà discusso a breve dalla Costituente della scuola. A pagarne le conseguenze sarà questa volta innanzitutto Filosofia che nella sperimentazione avviata è l'unica materia insegnata in soli 2 anni su 4!
Il danno didattico e la svalutazione dei saperi critici sono evidenti. La sperimentazione va dunque rigettata.
Con altri insegnanti di filosofia preoccupati da questa situazione stiamo cercando di capire come muoverci e di avanzare controproste svincolate dall'ipotesi ministeriale, fra cui quella di insegnare filosofia sin dal I anno.
Per questo, insieme al rifiuto degli ennesimi tagli, stiamo cercando di formare una Costituente di filosofia che auspichiamo la più partecipata possibile.
Se vuoi aderire contattaci a: costituente.filosofia@gmail.com